"Troppi i tagli, diminuisce il servizio di sicurezza reso ai cittadini".
Queste le parole del Capo della Polizia Prefetto Pansa alla fine dello scorso anno.
Il mancato stanziamento da parte dello Stato di fondi per la sicurezza spinge il Dipartimento di P.S. alla chiusura e accorpamento dei posti di polizia.
Provvedimenti che vengono ben mascherati sotto le spoglie della razionalizzazione, ma che porteranno inevitabilmente ad un ulteriore calo della sicurezza, confermando un trend negativo, dovuto in questi anni anche dalla diminuzione di ben 15 mila che presto saliranno a 22 mila agenti solo della Polizia di Stato sul territorio nazionale .
Un trend che le statistiche di fine anno interessa anche Trieste, una città dove si vive ancora una situazione accettabile di sicurezza, ma che, è sotto gli occhi di tutti, non è più quella di una volta.
La sicurezza è un bene dello Stato e soprattutto dei cittadini.
E’ un dovere difenderla e pretenderla.
S’investa sulla sicurezza, si taglino gli sprechi e si razionalizzino le forze di polizia, troppe, riducendole, come più volte proposto dal SAP e ribadito nel Congresso Provinciale di giovedì scorso a Trieste.
Si abbia il coraggio di fare riforme vere, s’investa sulla professionalità piuttosto che chiudere ed accorpare, riducendo il personale a dei semplici numeri da schierare e spostare sul territorio.
Molti di questi, ormai cinquantenni, dovranno essere trasferiti, con gravi disagi anche economici per la propria famiglia, nel nome magari di quella specificità che non viene, di fatto, riconosciuta quando si tratta di rinnovare il contratto o di dare gli scatti stipendiali previsti e bloccati da troppi anni ormai.
Si attingano le risorse già disponibili, quelle del FUG (Fondo Unico Giustizia) per destinarle alla sicurezza.
Il piano oggi presentato dal Questore, che prevede la chiusura del Commissariato di Duino-Aurisina, delle Squadre Nautiche, del Settore Polizia di Frontiera e l’accorpamento delle Sottosezioni della Polizia di Frontiera di Rabuiese, Fernetti e Villa-Opicina alla Questura di Trieste, non può rappresentare un motivo di entusiasmo e garantire la tranquillità per una maggiore sicurezza per il cittadino.
Un piano, quello illustrato oggi, parziale, che parla solo delle sorti della Polizia di Stato, ma che è mancante della parte che comprende le altre forze di Polizia presenti sul territorio.
Non si conoscono quindi i progetti complessivi previsti per questa operazione.
Siamo certi che i posti lasciati dalla Polizia di Stato non saranno rimpiazzati da altrettanti appartenenti ad altre forze dell’ordine e questo produrrà inevitabilmente un minore controllo del territorio.
Il SAP è convinto che questo progetto non porterà alcun beneficio economico, dovranno infatti essere spese molte risorse per “sistemare” dal punto di vista logistico questi cambiamenti.
Il SAP ha già vissuto e contrastato per primo la chiusura della sottosezione della Polizia Ferroviaria di Villa-Opicina e il depotenziamento del Commissariato di Rozzol Melara.
Il SAP aveva chiaramente e ampiamente capito che nessuno avrebbe presidiato la stazione di Villa Opicina, che il “Polo di San Sabba” non avrebbe garantito la copertura del territorio di Rozzol-Melara e che tale progetto costituiva solo che l’inizio, solo una piccola parte, di quello che stiamo assistendo ora.
Così è stato!
I proclami di allora dell’Amministrazione servivano solo per addolcire la pillola, amara.
Il SAP aveva ragione!
Ora si vuole nuovamente vendere quest’operazione, come allora, come una buona soluzione che produrrà maggiore sicurezza, invece si tratta di far funzionare alla meno peggio l’apparato che arranca da tempo, a causa dei continui tagli e mancanza di stanziamenti.
Lo abbiamo denunciato più volte negli anni, in ambito nazionale e quello locale, abbiamo detto più volte che saremmo arrivati al collasso sicurezza.
Ora queste soluzioni potranno forse garantire la sopravvivenza, di certo non miglioreranno la sicurezza dei cittadini che sempre più chiedono l’intervento delle forze dell’ordine, nutrendo nei loro confronti, sempre un alto indice di gradimento.
Cittadini consapevoli e consci che gli allarmi lanciati dal SAP sono seri e giustificati.
La politica faccia la sua parte per il bene del Paese.
Giù le mani della sicurezza!
Articoli di Stampa
27 febbraio 2014
26 febbraio 2014
Duino
TGR RAI 3 del 26 febbraio 2014 ore 14.30
Intervista a Lorenzo Tamaro che con il giornalista di TriesteOggi affronta i problemi legati alla riorganizzazione degli uffici della Polizia di Stato.