E’ stata illustrata oggi dal Segretario Generale del SAP Gianni TONELLI, durante l’Assemblea Generale riservata al personale della Polizia di Stato della Provincia di Trieste che si è svolta presso la Sala Stampa della Questura di Trieste, l’operazione ”Piazza permanente”.

 

Sarà, infatti, un’estate di mobilitazioni, iniziative e proteste su tutto il territorio nazionale, anche a Trieste.

Saranno 40.000 i poliziotti in meno nei prossimi anni, ben 300 gli uffici a rischio chiusura e 80 le Questure in soppressione.

Professionisti della Sicurezza con un’età media sempre più elevata costretta a lavorare in contesti operativi sempre più complessi, in situazioni che sempre più spesso li espongono sotto il profilo della censura penale e non solo e del risarcimento del danno all’erario anche per danno all’immagine.

Mezzi obsoleti, oggi le autovetture sono insufficienti, un terzo di queste è in riparazione.

Anche a Trieste si utilizzano spesso, come ad esempio, nel caso del servizio di “Volante”, autovetture non opportunamente equipaggiate come previsto dalle circolari del Dipartimento, perché quelle dedicate a questo tipo di servizio sono insufficienti e il continuo utilizzo causa l’inevitabile frequente fermo per riparazioni perché sovra usate e ormai usurate.

Critica invece la situazione del parco macchine della “Stradale” giuliana, quelle vetture che dovrebbero prestare il soccorso nei gravi incidenti stradali.

Non ci sono divise, basti pensare che non siano ancora in uso quelle nuove previste per i servizi operativi, ferme da più di un anno nei magazzini di Trieste, perché incomplete.

Il 50% delle nostre strutture sono spesso fatiscenti non idonee o fuori norma con la legge sulla sicurezza e perfino le pulizie sono indecorose e antigeniche; gli uffici, che nonostante i numerosi appelli del SAP in tutte le sedi istituzionali, continuano a essere sempre più sporchi, il tutto purtroppo è tristemente constatabile quotidianamente anche dagli utenti, condizioni gravissime dove manca perfino la cosa più elementare: la carta igienica e il sapone.

Uffici che spesso ospitano cittadini provenienti da aeree geografiche a rischio malattie e che per questo motivo dovrebbero essere puliti e disinfettati spesso.

I continui tagli alle risorse stanno portando alla paralisi l’intero sistema sicurezza: non resta altro che la mobilitazione permanente!

Gli operatori di polizia dicono BASTA, VOGLIAMO DIGNITA’! … sul lavoro ma anche dal punto di vista economico: sono anni che stiamo GIÀ contribuendo, in maniera silenziosa, la NOSTRA PARTE l’abbiamo già fatta.

I contratti sono fermi da 5 anni, il tetto salariale bloccato, la previdenza complementare prevista dal 1996 e mai avviata e il riordino delle carriere atteso da molti anni sono risposte ormai non più procrastinabili.

Il DEF non prevede degli stanziamenti in merito fino al 2020.

E’ finita la stagione delle promesse disattese e delle chiacchiere, gli operatori di polizia hanno bisogno di risposte certe.

La sicurezza dei cittadini, una necessità non un servizio, evidentemente non si può più permettere un simile apparato.

Si unifichino le forze di polizia, si risparmierebbero così subito 3 miliardi di euro all’anno e si prenderebbe la direzione auspicata dall’Europa: una forza di polizia unica e a ordinamento civile.

Non siamo più disposti a tollerare ancora una situazione di questo tipo!

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ANSA