Ormai dobbiamo metterci nelle mani del Creatore e auspicare “se Dio vuole” che non accada nulla di grave agli operatori di polizia.
Lo sappiamo bene che la nostra è una professione dove il rischio di rimanere feriti o addirittura uccisi è da mettere tra le possibilità.
E questo non ci spaventa, ci impaurisce invece quando il rischio che ciò possa accadere derivi da una situazione, quella della Polizia di Stato anche giuliana, che chiaramente e fortemente a corto di personale deve garantire i servizi con quello che ha.
E’ il caso del transito per Trieste dei tifosi macedoni, ben 18 pullman contenenti gruppi ultras macedoni chiamati “Balisti”, tifosi definiti “pericolosi” ed ad “alto rischio” non pellegrini religiosi, per nulla soddisfatti di aver affrontato un viaggio con una sosta piuttosto lunga e forzata dai colleghi della frontiera croata sotto un feroce sole agostano.
E’ chiaro non è facile in poche ore organizzare un servizio di ordine pubblico, ma la nostra professione impone di poter garantire anche in tempi brevi la massima efficienza.
Lo diciamo ormai da anni, la sicurezza non si improvvisa ed ora anche servizi come questi che comunque non sono ordinari, ma nemmeno poi così straordinari, rischiano di mettere in serio pericolo un “manipolo” di colleghi chiamati a gestire più di 800 tifosi (“pericolosi” ed ad “alto rischio”).
Assistiamo oggi quindi per garantire questo tipo di servizi, ad un continuo e sistematico utilizzo dell’orario in deroga all’A.N.Q. e un prolungamento dei turni di lavoro per poter garantire quanto richiesto, che mettono in evidenza quello che ormai è del tutto evidente: manca personale.
E dire che il SAP è da anni che lo dice in tutte le forme e in tutte le sedi, spesso osteggiato perfino da alcune OO.SS. evidentemente compiacenti e complici di un sistema che ormai ci ha ridotti in questo stato.
E anche questa volta ci ritroviamo la Polizia Stradale che deve con due uomini, nemmeno attrezzati e formati per l’ordine pubblico, distolti dalla vigilanza della propria tratta autostradale per ore scoperta da qualsiasi tipo di assistenza agli utenti, impedire l’ingresso di 18 pullman di tifosi (“pericolosi” ed ad “alto rischio”) nell’area di servizio, sperando che “Dio voglia” che nessuno degli occupanti risulti ”convincente” con gli autisti nell’entrare negli autogrill con la scusa della toilette e si diletti poi a devastarlo assieme ai suoi compagni di sventura.
Stesso problema per i colleghi della Polizia di Frontiera, anch'essi coinvolti nel transito dei tifosi e anche questi, senza nessuna attrezzatura passiva per poter fronteggiare un servizio di Ordine Pubblico, distolti dai controlli cui dovrebbero essere preposti.
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Poco può fare con tutti questi tifosi un’aliquota così bassa di “territoriali” in supporto alla Stradale, nel caso succedano dei disordini.
Lo sappiamo bene, quando non succede nulla va tutto bene ed il servizio di conseguenza è considerato come organizzato bene.
Ma quello che preoccupa il SAP è anche quell’unica volta che il servizio potrebbe prendere la piega sbagliata con inevitabili e magari devastanti conseguenze gravi se non gravissime per i colleghi.
Questo il SAP non vuole accada mai!
E’ dovere di un’organizzazione seria come la nostra adoperarsi affinché non succedano mai situazioni che possano mettere in pericolo gli operatori di polizia, soprattutto se queste sono determinate dalle gravi carenze che da tempo denunciamo.
Abbiamo già ieri sera, prima dello svolgimento del servizio, manifestato all’Amministrazione tutte le nostre perplessità sull’organizzazione del servizio, ritenendo insufficiente il dispositivo messo in atto che forse avrebbe chiesto la presenza di personale del reparto mobile, o del battaglione mobile o dei baschi verdi.
Probabilmente dovremo convivere in futuro con questa (dis)organizzazione, ma noi del SAP a queste “abitudini” non ci stiamo!