Ormai è evidente a tutti quello che sta accadendo a Trieste in questi giorni.
Siamo soli ad affrontare il flusso continuo di ingressi illegali sul nostro territorio terrestre.
Soli, a contrastare l’immigrazione clandestina con un organico ben al di sotto di quello previsto.
Soli, nel silenzio e immobilismo totale del Dipartimento che continua a non aggregare personale attingendo dalla Polizia di Frontiera di altre provincie.
Quanto accade viene “caricato” tutto sulle spalle degli uomini e delle donne della Polizia di Frontiera di Trieste che non dispongono nemmeno di ambienti adatti per poter accogliere un numero così importante di persone.
Nulla nemmeno sul fronte del controllo sanitario, un servizio, da tempo richiesto dal SAP.
Viste le condizioni igienico sanitarie dei nuovi arrivati, riteniamo che ciò debba essere istituito, per la tutela degli operatori di polizia e per la salute degli immigrati stessi.
Chiediamo una tutela sanitaria che debba essere pari se non migliore a quella garantita nei porti al momento degli sbarchi.
Ribadiamo inoltre l’urgenza affinchè vengano effettuati nuovi accordi bilaterali con la Slovenia per le procedure di riammissione e una revisione per quanto riguarda l'accettazione delle richieste di asilo.