Quanto sta accadendo sul fronte sanitario nei paesi della Rotta Balcanica e le preoccupazioni espresse in merito dal vicegovernatore del F.V.G. Riccardo Riccardi, non fanno che aumentare l’esigenza espressa da tempo dal SAP, nel chiedere un controllo sanitario qualificato da parte di personale medico nei confronti di quelle persone di cui nulla si conosce, tanto meno sotto il profilo sanitario e che quotidianamente vengono rintracciate nella nostra cinta confinaria provenienti dai Balcani
La pandemia causata dal Covid-19 pone sotto i riflettori un argomento così importante ed è necessario che si aumenti l’attenzione e la protezione sanitaria per gli operatori di Polizia e la salute pubblica.
Il SAP non ha mai smesso di chiedere che sia messo a disposizione, ogni qual volta che si rintraccino persone come queste, che hanno affrontato un viaggio così lungo e pieno di insidie, personale medico al fine di poter verificare che non vi siano particolari patologie che possano mettere a rischio la salute degli operatori di polizia e delle persone che entrano in contatto: ci sono altri pericoli come ad esempio la tubercolosi, l’epatite, la meningite e molte altre.
Oggi il controllo sanitario è affidato alla chiamata da parte degli operatori di Polizia di intervento medico spesso sottratto ai servizi 118 territoriali quando non vi sono i giusti protocolli a monte.
Serve invece che si organizzi un presidio sanitario dedicato, pari a quello che viene presisposto in occasione degli arrivi delle navi piene di immigrati nei porti italiani.
Il rischio oggi si chiama Covid-19, ma le patologie pericolose possono essere molte altre e e possono annidare in coloro che sfuggono ai rintracci e quindi ai controlli, soggetti dei quali si ignora identità, intenzioni ma anche stato di salute.
Il SAP rinnova quindi la richiesta di un protocollo sanitario specifico ed efficace che si attivi automaticamente ogni qualvolta vi siano rintracci di migranti che hanno fatto ingresso illegalmente sul territorio nazionale.