Una notizia importante quella dei giorni scorsi dell'arrivo delle body cam per il servizio di ordine pubblico, una battaglia che solamente il SAP, anche qui a Trieste attraverso una campagna provocatoria dal nome “Verità e Giustizia” ha affrontato per 9 anni anche con il supporto dei cittadini.
Attraverso l’acquisto nel 2013 delle spy-pen che video-fono registravano i servizi dei colleghi si voleva appunto arrivare a dotare le forze di polizia delle body cam in modo da sgomberare ogni dubbio su denunce che spesso ingiustamente accusano le forze dell'ordine con false denunce.
Fatti come quelli accaduti a Trieste al Ricreatorio Enrico Toti sono inaccettabili ed aggravati perchè commessi da una carica istituzionale: un consigliere comunale.
Solidarietà e vicinanza da parte del SAP agli operatori della Polizia Locale, all’Assessore Nicole Matteoni e alla dipendente comunale.
Siamo certi che le accuse di violenza, tortura, offese e minacce rivolte pubblicamente dal Consigliere Comunale Ugo Rossi nei confronti degli operatori della Polizia Locale sarebbero ancor maggiormente smentite se tutti gli operatori e gli uffici di polizia fossero dotati di telecamere.
In questo caso ci saranno più persone in grado di poter testimoniare su quanto accaduto, ma purtroppo non succede sempre così.
L’auspicio è che le bodycam vengano messe a disposizione ad ogni agente di tutte le forze di Polizia e per ogni tipo di servizio; così facendo si potranno definitivamente rendere del tutto vane le false quanto surreali accuse di violenze e tortura.
Siamo per la “Verità e Giustizia”!
E’ inaccettabile che persone per bene, in questo caso gli operatori della Polizia Locale di Trieste e nel recente passato i militari dell'Arma dei Carabinieri, si trovino sottoposte ad accuse così infamanti per giunta da chi dovrebbe essere un esempio per i cittadini.ù