LA POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI E’ SALVA
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Esprimiamo grande soddisfazione dopo più di un lustro di vere e proprie battaglie portate avanti solo dal SAP: possiamo finalmente dire che la Polizia Postale e delle Comunicazioni è salva.
Il nostro intervento è avvenuto con ogni mezzo e a tutti i livelli per contrastare i tagli di personale e scongiurare le definitive chiusure di 54 Sezioni provinciali (addirittura 75 nel primo progetto). Abbiamo fatto pubbliche denunce e campagne di sensibilizzazione, fino a coinvolgere soggetti politici e organi di Governo.
“Fra queste sedi a rischio chiusura, nel progetto iniziale anche le sezioni di Gorizia e Pordenone. Un provvedimento quello, che inevitabilmente si sarebbe ripercosso anche sul carico di lavoro delle province di Udine e di Trieste, quest’ultimo capoluogo di Regione e quindi anche sede Compartimentale della Polizia Postale e Comunicazioni. Trieste nel 2019 è stata in testa nella classifica che riguarda le truffe e le frodi informatiche, con un aumento preoccupante del 19,5 % rispetto l’anno precedente.”
Il punto più basso si è toccato con le sforbiciate della legge Madia, mentre la risalita è avvenuta con l’Esecutivo “giallo-verde” che, sposando le battaglie del SAP, ha inserito nel programma di Governo il blocco della prevista chiusura dei presidi di Polizia e la valorizzazione della Polizia Postale e delle Comunicazioni. Decisiva la determinazione dell’allora Sottosegretario Molteni per il radicale cambio di prospettiva del Dipartimento della P.S. sull’importanza della Polizia Postale nel contrasto ai reati informatici da cui nasce il potenziamento del settore elaborato.
Si è passati in meno di un anno dalla realtà di Sezioni “virtuali”, cioè azzerate o con appena due o tre operatori, al progetto di 73 Sezioni per la sicurezza cibernetica ognuna con 14 unità: questa prospettiva è indice di una improvvisa sensibilità alla questione, di una vera inversione di tendenza.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni contrasta prevalentemente i crimini informatici. Tagliare e chiudere questi uffici avrebbe significato lasciare spazio ai criminali che in questo settore sono in continua crescita. Siamo soddisfatti di essere riusciti a far comprendere che le logiche di sicurezza devono prevalere su quelle dei ragionieri di stato, abituati solo a tagliare.
INCONTRO A LUBIANA TRA SAP – SINDACATO AUTONOMO DI POLIZIA E IL PSS - POLICIJSKI SINDIKAT SLOVENIJE
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Si è svolto a Lubiana (SLO) un incontro tra una delegazione del SAP – Sindacato Autonomo di Polizia e il PSS - Policijski Sindikat Slovenije, il maggiore soggetto sindacale di Polizia della Slovenia.
Il SAP è stato rappresentato dal Segretario Provinciale di Trieste Lorenzo TAMARO e dal Segretario della Valle D’Aosta del SAP Massimo DENARIER che ricopre anche la carica di Segretario Generale Aggiunto del C.E.S.P. – Consiglio Europeo dei Sindacati di Polizia.
Presenti all’incontro per il PSS il Presidente Nazionale Rok CVETKO, i membri del Comitato Esecutivo Alen PEČARIČ e Marko JAKAC.
I due soggetti sindacali hanno voluto con questo incontro consolidare un rapporto di amicizia e collaborazione che dura già da diversi anni e che gli eventi e le problematiche comuni attuali sicuramente uniscono maggiormente sul fronte sindacale.
Un incontro che ha stabilito che i contatti tra i dirigenti di entrambi i sindacati siano permanenti, e che vi sia una collaborazione su tutte le questioni di interesse comune.
La situazione riguardante l’immigrazione clandestina e la “Rotta Balcanica”, le azioni comuni e congiunte come le pattuglie miste, le operazioni transfrontaliere, che interessano i nostri territori sono stati alcuni tra i temi affrontati durante il lungo incontro.
Ma c’è stato anche un interessante quanto proficuo confronto sulle dotazioni ed armamenti utilizzati dalle due Polizie europee, senza dimenticare temi fondamentali come le garanzie funzionali, la tutela legale, gli stipendi e il sistema pensionistico.
Un primo incontro ufficiale, questo, che costituisce l’inizio di un rapporto ancor più stretto tra i due sindacati e che potrebbe portare al ritorno del PSS nel C.E.S.P
DICONO DI NOI:
IL SAP RICEVUTO DAL PREFETTO DI TRIESTE
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Oggi il Segretario Provinciale del SAP Lorenzo TAMARO è stato ricevuto dal Prefetto di Trieste Dott. Valerio VALENTI.
Un incontro che si è svolto in forma molto cordiale.
Dopo lo scambio di auguri per il proseguimento del nuovo anno, sono stati toccati alcuni temi che riguardano la sicurezza del capoluogo giuliano e che il Segretario Provinciale del SAP ha voluto porre all’attenzione del Prefetto VALENTI.
Una particolare attenzione è stata posta sulla questione dell’immigrazione, che coinvolge così fortemente Trieste e la sua vasta cinta confinaria e che impegna in maniera così importante le forze di polizia ed in particolare quella della Polizia di Frontiera.
La “specialità” di Polizia di Frontiera, patisce già per il lavoro ordinario una gravissima carenza di organico rispetto a quanto previsto, messa ancor più in evidenza dall’aumento esponenziale di rintracci rispetto gli anni precedenti.
E’ stato evidenziato dal Segretario Provinciale Lorenzo TAMARO che le richieste più volte avanzate dal SAP nelle sedi istituzionali, non ha ancora trovato delle risposte adeguate che soddisfino le esigenze attuali.
Servono uffici più adatti ad accogliere numeri così elevati di persone, ma anche automezzi più sicuri e nuovi per il trasporto delle persone ed il pattugliamento di strade anche sterrate: la stagione primaverile, quella che porterà fisiologicamente un aumento degli “arrivi” è ormai prossima .
Serve quindi mettere a disposizione locali, mezzi adeguati e sicuri e prevedere dei rinforzi, possibilmente stanziali, di personale specializzato in pratiche di “frontiera”, per non dover continuare ad operare nelle condizioni attuali.
Soddisfazione è stata espressa dal Segretario Provinciale Lorenzo TAMARO per lo stanziamento deliberato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, di un milione e cinquecentomila euro per la costruzione del nuovo Ufficio Immigrazione.
Un’opera che consideriamo indispensabile, attesa a lungo e che auspichiamo possa essere realizzata nel più breve tempo possibile.
Speriamo inoltre che questa sia solo la prima di una serie di iniziative che porti a soddisfare le innumerevoli esigenze che l’apparato sicurezza oggi necessità per poter dare un servizio sempre migliore alla cittadinanza, con un occhio di riguardo sulla tutela degli operatori di Polizia.
La carenza di organico e l’elevata età degli operatori di Polizia, coinvolge ogni specialità e si tramuta spesso in una minor possibilità di presenza sul territorio.
Un presidio importante, anche alla luce dei fatti che si sono verificati recentemente nella nostra città, anche in pieno centro e che hanno messo in evidenza un cambiamento sul profilo della sicurezza della nostra città rispetto al passato.
E’ necessario che la politica nazionale punti su un maggior aumento di arruolamenti per far fronte ai massicci pensionamenti dei prossimi anni: sarà quindi necessario si possa aumentare anche le capacità ricettive degli Istituti di Istruzione, come ad esempio quello di Trieste che sotto questo aspetto ricopre un ruolo importantissimo .
Da sempre il SAP è impegnato per un potenziamento e valorizzazione della Scuola Allievi Agenti di San Giovanni, che anch’essa patisce un forte sottorganico e per la quale è previsto un aumento di personale soprattutto civile: ma servono però poliziotti!
La triste vicenda che ha colpito l’intera città nell’ottobre scorso con l’uccisione di Matteo DEMENEGO e Pierluigi ROTTA, ha posto poi l’accento su questioni che il SAP da tempo rivendica: garanzie funzionali, protocolli operativi, una dotazione adeguata e locali idonei e sicuri per le persone accolte nei nostri uffici e per i poliziotti stessi .
Questioni che non possono più essere rimandate, ma devono essere risolte.
Nella stessa sera della tragedia il SAP aveva auspicato che quel fatto costituisse un punto di partenza per rivedere l’intero “apparato sicurezza” e non un evento sul quale solamente stringersi in cordoglio.
Su questo punto il SAP ha voluto ribadire la propria posizione, auspicando che il Prefetto si faccesse portavoce di quanto detto nelle sedi Istituzionali.
E’ necessario che sul tema della sicurezza ci sia un cambio di mentalità, si passi dalle chiusure, come ad esempio quella della Squadra Nautica che il SAP non ha mai condiviso, al reintegro di servizi importanti per la comunità come le unità cinofile, utilissime in molte attività di Polizia
Il Prefetto di Trieste, come in altre occasioni ha ascoltato con attenzione le problematiche da noi evidenziate.
Ha ricevuto inoltre le rassicurazioni da parte del SAP di una fattiva collaborazione e confronto per risolvere qualsiasi problematica, affinché si possano raggiungere i massimi obiettivi per il bene degli operatori di Polizia e della sicurezza dei cittadini.
ANCORA RINTRACCI: TEMA CENTRALE AFFRONTATO CON IL PREFETTO
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Ancora rintracci consistenti, malgrado la stagione invernale: non abbiamo alcun stupore, tutto come previsto! E il problema “immigrazione” è stato uno tra i temi centrali toccati dal Segretario Provinciale del SAP Lorenzo TAMARO durante l’incontro dei giorni scorsi con il Prefetto di Trieste Dott. Valerio VALENTI. Una particolare attenzione è stata infatti posta sulla questione della “Rotta Balcanica”, che riguarda così fortemente Trieste e la sua vasta cinta confinaria, impegnando in maniera così importante le forze di polizia ed in particolare quella della Polizia di Frontiera. La “specialità” di Polizia di Frontiera, patisce già per il lavoro ordinario una gravissima carenza di organico rispetto a quello previsto, messa ancor più in evidenza dal fenomeno dell’immigrazione clandestina e dall'aumento esponenziale di rintracci rispetto gli anni precedenti. Proprio durante l’incontro con il Prefetto di Trieste, è stato evidenziato dal Segretario Provinciale Lorenzo TAMARO che le richieste più volte avanzate dal SAP nelle sedi istituzionali, non ha ancora trovato delle risposte adeguate che soddisfino le esigenze degli operatori di Polizia. Servono uffici più adatti ad accogliere numeri così elevati di persone, ma anche automezzi più sicuri e nuovi per il trasporto delle persone ed il pattugliamento di strade anche sterrate: la stagione primaverile, quella che porterà fisiologicamente un aumento degli “arrivi” è ormai prossima. Stiamo effettuando inoltre questi servizi con automezzi resi inadeguati dall'usura e dall'elevato chilometraggio: molti dei nostri mezzi hanno 230 mila km e spesso si verificano inevitabili rotture meccaniche ed i malfunzionamenti anche di piccole dotazioni quali luci interne, così importanti in zone buie e nelle ore notturne durante i controlli. Non disponiamo di furgoni attrezzati con vetri separatori tra il personale e le persone rintracciate, per il loro trasporto negli uffici di Frontiera per le pratiche di identificazione e trattazione degli atti. Giudichiamo molto positivo lo stanziamento deliberato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, di un milione e cinquecentomila euro per la costruzione del nuovo Ufficio Immigrazione. Un’opera che consideriamo indispensabile, attesa a lungo e che auspichiamo possa essere realizzata nel più breve tempo possibile: speriamo si prenda in considerazione anche le esigenze logistiche che interessano la Polizia di Frontiera.
BEFANA SAP 2020
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Il Sindacato autonomo di polizia, per il 16° anno consecutivo,ha organizzato la tradizionale “befana del Sap”, riservata alle famiglie dei poliziotti . La manifestazione ha visto al Kinemax la proiezione del film di animazione “Spie sotto copertura” . Sono stati inoltre ospitate anche le famiglie di poliziotti iscritti al Sap in servizio a Trieste. E' interventuo inoltre, proveniente da Roma, il segretario generale aggiunto Michele Dressadore.
Sono stati i bambini e i ragazzi gli unici destinatari delle attenzioni dell’infaticabile e oramai collaudata organizzazione della manifestazione: all’ingresso in sala sono stati adeguatamente “equipaggiati” con pop corn e bibite, mentre la befana, presente in sala per l’occasione, gha garantito loro pacchi dono riempiti con le caramelle offerte dalla Giulia, con le cioccolate offerte dalla Witor’s e con i biscotti della Crich. L’iniziativa ha avuto inoltre il sostegno della Cassa Rurale Friuli Venezia Giulia