IL SAP IN VISITA AL “MAGAZZINO 18”
- Dettagli
Grazie alla disponibilità dell’I.R.C.I. - Istituto Regionale per La Cultura Istriana, il SAP (Sindacato Autonomo di Polizia) di Trieste ha organizzato per i propri associati ed i pensionati del SAP una visita guidata al “Magazzino 18”.
Presente anche una delegazione del’I.P.A. (International Police Association) di Monfalcone.
E’ stato possibile rivivere attraverso il racconto puntuale ed emozionante del Direttore dell'I.R.C.I. Piero Delbello e della signora Fiore FILIPAZ, il dramma dell’esodo istriano, giuliano e dalmata nel secondo dopoguerra.
Il racconto e la vista delle masserizie e degli oggetti personali prima accatastati e poi definitivamente abbandonati, oggi raccolti nel Magazzino 18 del Porto Vecchio di Trieste, hanno trasmesso forti emozioni agli intervenuti.
PATTUGLIE MISTE - un passo avanti targato SAP
- Dettagli
Accogliamo con soddisfazione le dichiarazioni del Governatore Massimiliano Fedriga, finalmente la presa di posizione che ci aspettavamo, come avevamo chiesto da qualche tempo partono dal 1 luglio le pattuglie miste con i colleghi Sloveni.
Questa soluzione, permetterà di eseguire i controlli anche in territorio sloveno e quindi poter bloccare direttamente i migranti prima che facciano ingresso nel territorio nazionale.
Questo sancisce un riconoscimento da parte degli sloveni che esiste una emergenza immigrazione e la ripresa dei flussi della rotta balcanica, tanto per non farci mancare nulla, anche oggi, ma stavolta a Gorizia, sono stati rintracciati altri 80 migranti.
L’analisi del Governatore fa pienamente luce sul problema che va risolto anche e soprattutto a livello Comunitario, chiamando in causa anche il Governo Croato, devono esserci le giuste sinergie altrimenti la soluzione all’emergenza sarà difficile da risolvere solo con le nostre forze, la minaccia della sospensione del trattato di Schengen è la giusta direzione che il Governo potrà adottare se gli altri continueranno a fare “orecchie da mercante”.
Siamo consapevoli che questo deve essere solo il primo passo, perché l’aumento dei servizi deve coincidere anche con l’aumento del personale che lo svolgerà, perciò ci attendiamo che anche il Dipartimento della PS faccia il suo dovere e aggreghi al più presto sul confine italo sloveno il personale che serve.
UOMINI ED UFFICI PER GESTIRE I CORPOSI RINTRACCI DI CLANDESTINI
- Dettagli
SERVONO RINFORZI DI UOMINI MA ANCHE UFFICI PIU’
GRANDI PER ACCOGLIERE I MIGRANTI IRREGOLARI:
RESTITUIAMO L’EX CASERMA DELLA FINANZA ALLE FORZE DELL’ORDINE
L’emergenza clandestini e i quotidiani e corposi rintracci di migranti irregolari, sono oggi sotto gli occhi di tutti.
La stagione estiva poi potrà favorire un aumento ancor maggiore di arrivi.
Tale situazione riporta in evidenza la necessità di un rinforzo di uomini, provenienti da altre provincie per supportare i “territoriali” che faticano a contenere una simile situazione.
C’è poi un’altra richiesta che il SAP avanza da tempo: un posto con spazi adeguati dove poter svolgere le operazioni di identificazione e la trattazione degli atti previsti per la legge nei confronti degli immigrati che hanno fatto ingresso clandestinamente e che sono stati rintracciati sul nostro territorio.
Lo abbiamo chiesto più volte e da più di un anno sia ai Dirigenti della Polizia di Frontiera che pubblicamente.
Abbiamo proposto con cognizione di causa che sarebbe opportuno per più motivazioni che la ex Caserma della Guardia di Finanza di Fernetti oggi “Casa Malala” venga restituita alle forze dell’ordine e assegnata alla Polizia di Frontiera di Fernetti.
Oggi il personale della Sottosezione di Fernetti opera in una sede che per le esigenze che si sono determinate a causa della “Rotta balcanica” e dei sempre maggiori e quotidiani “rintracci” sono ormai inadeguate, anche per le persone accolte.
Non ci sono locali adatti in termini di ampiezza a contenere tante persone e di conseguenza anche la sicurezza dell’operatore viene messa in discussione.
L’odierna casa Malala, oggi adibita a casa di accoglienza, garantirebbe un’ottima soluzione a questa problematica, perché la posizione a ridosso del confine agevolerebbe inoltre le pratiche di riamissione e garantirebbe le pratiche di Polizia in sicurezza.
emergenza immigrazione non si puo' rimandare
- Dettagli
Non si puo' più rimandare, non si puo' più aspettare.
CHIEDIAMO REGOLE CHIARE PER GLI INTERVENTI TRANSFRONTALIERI
- Dettagli
La storia si ripete e si ripeterà: ancora un inseguimento transfrontaliero, l’ennesimo per bloccare la fuga di un passeur con a bordo clandestini.
Episodi, quelli degli interventi transfrontalieri, di cui ormai ci stiamo abituando e che coinvolgono operatori di Polizia sia italiani che sloveni.
Interventi che possono mettere a rischio l’incolumità dei colleghi e mettere in pericolo quella dei cittadini.
Per questo motivo il SAP da tempo chiede “tutela” per i poliziotti, sotto il profilo delle “garanzie funzionali”.
Venga messo in chiaro quindi, quello che si può e quello che non si deve fare in queste situazioni.
Perché seppur vero che le norme di carattere generale in materia di accordi bilateri italo-sloveni sono abbastanza buone, è da tempo il SAP chiede che venga stilato un protocollo operativo che chiarisca in modo definitivo ed inequivocabile le modalità d’intervento.
Un’esigenza questa dettata dagli ormai numerosi interventi e rintracci di clandestini che fanno ingresso sul territorio nazionale provenendo dall'attivissima “Rotta Balcanica”.