IL SAP RICEVUTO DAL SINDACO DIPIAZZA
- Dettagli
Il Sindaco Roberto DIPIAZZA ha ricevuto nella Sala Azzurra del Comune di Trieste il SAP Trieste, rappresentato dal suo Segretario Provinciale Lorenzo TAMARO e dal Segretario Provinciale Aggiunto Simon CARFI.
È stata l’occasione per toccare alcuni punti e problematiche che interessano il capoluogo giuliano e condizionano in modo forte la vita lavorativa degli operatori di Polizia.
Una città particolare che necessita contributo delle forze dell’ordine vista la sua complessità e la sua conformazione geopolitica.
Una presenza importante anche per contrastare la sempre più crescente ed attiva Rotta Balcanica e per non cedere la mano a qualche fenomeno di criminalità che non deve diventare “normalità” per una città come Trieste, che auspichiamo possa ritrovare nei prossimi mesi quello sviluppo nel suo porto e nel settore del turismo.
E’ un anno difficile rappresentato purtroppo dalla pandemia del Covid-19 che ha bloccato lo sviluppo economico della città, costretto i cittadini a rivoluzionare la propria vita e messo a ulteriore sovraccarico lavorativo le forze dell’ordine, che in questo periodo non hanno mai interrotto la propria opera al servizio della brava gente.
Purtroppo, pesano sempre più le gravi carenze d’organico causate da anni di politiche miopi e che oggi hanno determinato un ammanco di più del 20% solo nella Polizia di Stato, deficit che purtroppo interessa anche Trieste in egual misura rispetto alle altre città.
E’ stata l’occasione, l’incontro odierno, per omaggiare il Sindaco Dipiazza del calendario del SAP di Trieste, che con la sua emblematica immagine vuole sdrammatizzare e allo stesso tempo sensibilizzare l’osservanza delle regole di prevenzione di contagio del Covid-19 e rappresentare da parte di tutti i propri iscritti gli auguri di Buon Natale e buone feste.
E’ stato un anno particolare e difficile, ma il SAP, soggetto sindacale protagonista della scena nazionale, regionale e provinciale, ha registrato nella nostra provincia un’ulteriore crescita di consensi, da parte degli operatori di Polizia, per l’attività svolta.
Al termine dell’incontro, il Sindaco di Trieste DIPIAZZA ha voluto “portare i saluti a tutti gli operatori di Polizia, ringraziandoli per il grande lavoro svolto quotidianamente e soprattutto in questo periodo così complesso”.
“NUDI” O QUASI A CONTRASTARE IL CRIMINE
- Dettagli
Ancora una volta dobbiamo ritornare su un problema ormai vecchio ma che evidentemente si ripete: le divise.
Un equipaggiamento indispensabile per un operatore di Polizia, l'uniforme, quella che ogni giorno dovremmo indossare.
Un condizionale tristemente d'obbligo: siamo amareggiati della situazione che si è determinata, basti pensare che i neo agenti della Polizia di Stato, appartenenti al 209° corso che hanno appena giurato, sono stati assegnati nelle varie province d'Italia tra cui Trieste, disponendo della sola divisa ordinaria e non di quella “operativa”, quella che serve di fatto a lavorare su strada, quella che i cittadini vedono ogni giorno indossata dalle nostre pattuglie.
Sono stati assegnati alle varie sedi senza gli indumenti indispensabili per dare quella sicurezza che quotidianamente i cittadini invocano, promettendo loro che avrebbero ricevuto la “vestizione” nelle sedi di destinazione.
Ma queste sedi non dispongono di tutto il vestiario necessario!
E non possiamo dare solo alcuni "pezzi" come un puzzle incompleto.
La divisa non c’è!
E’ paradossale pensare che ancora oggi siamo costretti a rivendicare perfino la mancanza di divise, quando siamo chiamati a garantire la sicurezza dei cittadini, difenderli dal crimine, prestare le opere di soccorso pubblico ed a contribuire ad arginare la diffusione del virus covid-19 senza nemmeno gli indumenti.
Al peggio sembra non esserci proprio un limite.
CONTROLLI AI VALICHI RESTANO UN MIRAGGIO? DATECI UOMINI E MEZZI ADEGUATI
- Dettagli
Se “la pandemia non ferma il traffico di esseri umani”, come è stato scritto nei giorni scorsi sui mass media, è altrettanto vero che il Covid-19 ha imposto tutta una serie di provvedimenti tra cui quello stabilito dal DPCM, il quale statuisce che “chi proviene da Paesi dell'area Schengen possa entrare in Italia solo dopo essersi sottoposto al tampone entro 48 ore” prima dell'arrivo sul confine con ovviamente esito negativo.
Traspare poi dagli articoli stampa lo stupore o quasi nel riscontrare che nella “ex provincia di Trieste, che conta ben 56 valichi frontalieri, soprattutto i valichi minori in Carso siano “sguarniti”, anche da parte della polizia slovena.
A noi questa situazione non ci meraviglia per nulla: è la fotografia precisa di quanto il SAP ha denunciato in questi ultimi anni, una forza territoriale sul campo, nello specifico quello della Polizia di Frontiera del tutto inadeguato a poter assolvere a quanto necessita.
La Rotta Balcanica mai interrotta, solo appena allentata dal fisiologico periodo invernale e la gestione della pandemia sono solo due problemi in mezzo ad un mare di mille altri compiti da adempiere da parte della Polizia di Frontiera sulla cinta confinaria della provincia di Trieste.
Lamentiamo da molto tempo la scarsa attenzione da parte del Governo centrale per questo territorio in termini di sicurezza e soprattutto di uomini da assegnare alla Polizia di Frontiera, in costante sotto organico che oggi conta 104 unità contro le 120 previste quando sono stati “dismessi” i valichi confinari e soprattutto non si teneva in considerazione fenomeni enormi come la pandemia e una rotta Balcanica, oggi sempre più fiorente.
Non tragga poi in inganno il leggero saldo positivo che avremo nei prossimi giorni tra trasferimenti e le assegnazioni dei neo-agenti, perchè continua l'emorragia dettata dai numerosi pensionamenti di una Polizia che ha un'età media ormai troppo avanzata.
La scarsa attenzione a queste ed altre problematiche che il SAP da tempo denuncia è evidente, se portiamo ad esempio il fatto che ci sono voluti anni per ottenere due furgoni per il trasporto dei numerosi immigrati clandestini che vengono rintracciati sul nostro territorio e che siamo riusciti ad ottenere solo in prestito e nemmeno assegnati.
Ma la cosa più grave che si fa difficoltà perfino a dotare questi mezzi di opportuni quanto banali pneumatici invernali, fortemente performanti anche per la pioggia e determinanti nel garantire la sicurezza sia degli operatori di Polizia che degli immigrati.
Immaginiamo quindi che in caso di nevicata: gli operatori di Polizia dovranno prima montare le catene e poi recarsi nella zona boschiva a rintracciare e trasportare chi ha varcato il confine illegalmente?
ROTTA BALCANICA, COVID-19 E FESTIVITA’ NATALIZIE. I TEMI DELL'INCONTRO CON IL PREFETTO DI TRIESTE
- Dettagli
l Prefetto di Trieste Dott. Valerio VALENTI ha ricevuto il SAP Trieste, rappresentato dal suo Segretario Provinciale Lorenzo TAMARO e dal Segretario Provinciale Aggiunto Simon CARFI. E’ stato un incontro caratterizzato dalla cordialità ed i temi trattati sono quelli nell'ambito della situazione sicurezza nel capoluogo regionale e delle problematiche che quotidianamente coinvolgono gli operatori di Polizia e delle forze dell'ordine in genere, chiamate a garantire la sicurezza ed il soccorso pubblico in una città così particolare vista la sua posizione geografica e fortemente condizionata dall’insorgere della pandemia del virus Covid-19. Una situazione quella della pandemia, che assieme alla Rotta Balcanica costituiscono in questo momento i due principali temi. Tematiche che stanno mettendo a dura prova le FF.OO., ridotte anche a Trieste come nel restante territorio nazionale del 20% delle forze in campo e che nei prossimi anni vedrà un ulteriore riduzione, si conta di arrivare a meno 40.000 unità solo nella Polizia di Stato entro il 2030. Questo è il frutto di tagli indiscriminati e trasversali messi in atto da più di un decennio di politiche miopi che potranno essere controvertiti solo nel caso di massicci arruolamenti. La pandemia ha inoltre rallentato di fatto l'arruolamento di neo agenti e condizionato la formazione di quelli che sono stati formati durante l’anno. Il SAP ha voluto rimarcare al Prefetto, il fatto che non bisogna essere tratti in inganno dell’arrivo nei prossimi giorni di neo agenti a Trieste; infatti essi pur rappresentando una “boccata d’ossigeno”, non potranno colmare le “uscite” determinate dagli agenti trasferiti presso altre sedi, ma soprattutto i continui e numerosi pensionamenti. L’incontro è stata l’occasione per il SAP per porgere al Prefetto di Trieste gli auguri per le feste natalizie da parte dei propri iscritti omaggiando del tradizionale calendario che quest'anno vuole trasmettere, il messaggio con una simpatica immagine, il messaggio di osservare le norme di sicurezza per contrastare il virus Covid-19. Inoltre è stato un momento per il Segretario Provinciale di Trieste Lorenzo TAMARO per esprimere la propria soddisfazione per l'attività sindacale svolta nel 2020, che ha portato un ulteriore aumento dei consensi dei propri associati, testimonianza di quanto l'azione del SAP, protagonista sulla scena nazionale, regionale e provinciale, si dimostri sempre più importante per la tutela degli operatori di Polizia.
Luigi VITULLI - 21 anni sono passati...per non dimenticare
- Dettagli
Sono passati 21 anni dall’uccisione dell’Ispettore Capo della Polizia di Stato Luigi Vitulli.
Quel sabato pomeriggio del 4 dicembre durante un’operazione di routine, in via Lago 6 a Trieste Luigi Vitulli è stato colpito a bruciapelo all’addome da un colpo di pistola sparato da un pregiudicato.
Pronta la reazione dell’Ispettore che ha risposto al fuoco ferendo mortalmente il malvivente.
A nulla però è servito l’intervento disperato in ospedale per tentare di bloccare l’emorragia polmonare dell’investigatore della Squadra Mobile.
Questa mattina, alle ore 09:00 verrà celebrata una Messa di suffragio presso la Chiesa della Beata Vergine del Rosario, in Piazza Vecchia a Trieste.
Il SAP come consuetudine sarà presente per ricordare Luigi Vitulli a fianco dei suoi familiari.